Per ogni cosa buona, da qualsiasi parte arrivi, ringraziamo Dio


Ron e Sam-Sam vivono in una stanzetta circoscritta da fogli di compensato e vecchi teloni, all'interno del building 20, uno dei grandi e fatiscenti capannoni che ospitano le famiglie sfollate anni fa dalla Smokey Mountain (la vecchia discarica di Manila) e trasferite nell'area definita come temporary housing (alloggi provvisori), ma ancora (dopo quasi vent'anni) stabilmente abitata. Hanno quattro figli, uno ancora di pochi mesi. Sam-Sam è malata: il suo aspetto emaciato e la sua carnagione pallida purtroppo fanno pensare senza molti dubbi ad un 'brutto male'. Arrivo da loro guidato da due suore missionarie della carità, dei veri angeli che ogni giorno vanno a portare un po' di amore di Dio e pietà nel cuore di un inferno fatto di miseria estrema, prepotenza e tanta sofferenza. 

Confessione, unzione per lei e la benedizione della casa, che sta loro molto a cuore loro (forse anche perché fanno fatica a cogliere la differenza e il valore dei sacramenti). Lui si confessa per la prima volta in vita sua; per fortuna il battesimo l'ha avuto. Il bambino più grande non può andare a scuola per badare la mamma, mentre il papà cerca di guadagnare qualcosa ogni giorno. Un papà che non si ubriaca e non picchia la moglie: una persona così non si trova spesso. Sono sposati, ma non ricordano in quale chiesa (forse Born Again?): ok la superficialità delle persone, però immaginiamo quale confusione ci sia tra i fedeli con la compresenza di numerose denominazioni diverse, alcune delle quali giocano appunto su aspetti di ambiguità per essere scambiate con la Chiesa Cattolica e racimolare fedeli, specialmente nelle zone rurali, dove è difficile raggiungere qualsiasi chiesa. 

Mi domando cosa ne pensi Dio, di fronte a così tanta assenza di tutto, compresa la presenza della Chiesa e dei suoi ministri. Qui si sperimenta l'assenza di beni materiali di prima necessità (a partire da acqua, cibo, cure sanitarie), di istruzione, di educazione morale, di catechesi... In queste circostanze, quando la vita ordinaria è quasi il nulla di tutto, verrebbe da dire: 'Per ogni cosa buona, da qualsiasi parte arrivi, ringraziamo Dio'.

Commenti

  1. proprio oggi riflettendoci, dopo la telefonata di una persona su cui, purtroppo, la sfortuna si abbatte continuamente e leggendo questo tuo articolo, a volte mi chiedo. "Perchè ad alcuni è dato tanto e anche il superfluo e ad altri nulla? il niente ?" io non ho saputo cosa rispondere a questa persona . Ma come scrivi tu bisogna ringraziare anche per quel poco di buon che arriva nella tua vita.
    Grazie come sempre

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari