Health Programs

In questo primo mese a Manila, ho incontrato più volte un modo di affrontare e prevenire alcune situazioni di malattia diverso rispetto al nostro sistema.
Le suore Canossiane che mi ospitano, ad esempio, hanno allestito, presso il loro convento, un ambulatorio "specializzato" che si fa carico del percorso terapeutico di molte persone affette da TBC: hanno, inoltre, organizzato una piccola clinica, con medici volontari, sala radiografie e farmacia (servizi tutt'altro che scontati qui!) per l'assistenza di persone con patologie più comuni e diffuse. Particolare attenzione viene riservata alle donne in gravidanza e ai bambini, per il loro stato di maggiore fragilità.
Ogni mattina incontro molte persone che vanno all'ambulatorio attraverso il cortile del convento e ho l'impressione che si sentano a proprio agio in questo luogo, cosa che non sempre ho riconosciuto nei corridoi dei nostri ospedali italiani. Molti si fermano a salutare, scambiano battute, i bambini corrono liberamente nel cortile e giocano con le poche e vecchissime giostrine parcheggiate sotto a qualche grande pianta. Tutte le mattine, prima di iniziare le visite o la distribuzione dei medicinali, una suora o un membro del personale medico propone ai presenti una preghiera e una breve riflessione, ricollegandosi al vangelo del giorno o alla figura di qualche santo.
Sempre in questo contesto, c'é una cucina molto rustica che prepara ogni mattina merenda e pranzo! Inoltre le suore sono famose nelle Filippine per il "Kalamansì Juice" che producono, confezionano e vendono come risorsa di autofinanziamento. Il kalamansì è un agrume di piccole dimensioni, un po' aspro, molto salutare, che qui viene spesso utilizzato al posto del limone (che invece, essendo importato, costa piuttosto caro).

Oltre al centro sanitario delle suore, ce n'é un secondo, gestito dalla parrocchia, presso la chiesa di "Nepo", specializzato in riabilitazione fisioterapica e nella cura di pazienti tubercolotici.

 Sono infine piuttosto frequenti gli eventi di promozione diretta della cura della persona, che hanno luogo presso gli ampi e versatili spazi di New Land, l'oratorio. Per fare solo qualche esempio: domenica scorsa un nutrito gruppo di volontari proveniente da Makati (la città più benestante di Metro-Manila) ha organizzato una giornata di visite dentistiche gratuite e la distribuzione gratuita di beni di prima necessità. Due domeniche prima, un'altra associazione di volontariato ha offerto analisi del sangue e visite mediche a tutti coloro che si sono presentati.
Le famiglie invitate a questi e ad altri eventi simili provengono dalle zone più depresse della parrocchia. L'incidenza di malattie che da noi non sono ormai più ritenute pericolose, come il tifo, l'epatite o la tubercolosi, qui purtroppo è ancora piuttosto alta. Tali patologie derivano da condizioni di vita (continuo contatto con immondizia, escrementi di animali, fumi derivanti da roghi di pattume, ecc.) che a Modena sono per fortuna molto meno presenti.
Per darvi un'idea concreta tratta dall'esperienza diretta: più volte ho assistito a funerali di ragazzi di etá inferiore a 20 anni, morti per polmonite o per malattie respiratorie da noi ritenute comuni. Per il momento ho capito che non è semplice ridurre l'incidenza di queste patologie limitandosi semplicemente attraverso l'offerta di cure mediche e terapie: occorre, oltre a queste, prodigarsi in una seria opera di educazione alla salute e alla cura della propria persona e dei propri cari. Purtroppo ancora tante persone trascurano di chiedere di essere visitate da un medico, prima di accusare sintomi ormai irreversibili e molto pesanti.
Anche questa è una forma di pastorale.


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