Chi la fa, l'aspetti

Questo vecchio proverbio ha funzionato anche nel mio caso! Sì, ma con una differenza: di solito il detto rappresenta un monito, si riferisce a qualcosa di negativo, come vendette o altre sciagure, ma nel mio caso ha assunto una valenza assolutamente positiva!
Infatti..."chi la fa, l'aspetti"...l'ospitalità! Ovvero, "chi ospita si aspetti di venire a sua volta ospitato"!

Ed è così che, dopo anni in cui ho ospitato nella mia canonica diversi sacerdoti filippini, che nei week-end salivano da Roma per svolgere il proprio servizio nella nostra comunità, adesso alcuni degli stessi sacerdoti mi stanno offrendo il loro caloroso benvenuto qui in diocesi e mi coinvolgono nelle loro iniziative comunitarie.
Lo scorso lunedì sono stato invitato a partecipare ad un incontro di amicizia e di
Insieme a fr Jojo e fr Julito
preghiera/condivisione, insieme ad altri 12 preti diocesani, provenienti da diverse realtà.
Nonostante, per me, fosse la prima esperienza qui a Manila, mi sono sentito da subito pienamente a mio agio. Sicuramente mi ha aiutato la conoscenza pregressa dei due sacerdoti, father Jojo e father Julito, ed il fatto di avere amicizie condivise con la metà degli altri partecipanti. Desidero anche ringraziare father JV, al quale attribuisco gran parte del merito della calorosa accoglienza ricevuta.

Per noi preti diocesani è importante poter fare riferimento ad un buon gruppo di confratelli con cui condividere aspetti della nostra vita e del nostro ministero. L'incontro di lunedì scorso mi ha spalancato una finestra su una dimensione della diocesanità che qui ancora non avevo trovato e mi ha lasciato un'impressione positiva: una condivisione intessuta di complicità, di scherzi e di racconti personali, svoltasi in un clima rispettoso e cordiale. E' bene notare che per consentirmi di partecipare, tutti i presenti non hanno esitato a scegliere di parlare l'inglese, invece del tagalog, sebbene non fosse per loro la lingua più naturale: un gesto di ospitalità tutt'altro che scontato.... e per me fondamentale! Perché sto scoprendo quanto sia complessa questa lingua, nel contesto del Paese di origine.
Una delle visite al Collegio Filippino a Roma, nel 2013
Dopo la mattinata insieme a questi confratelli, ho provato ad immaginare come potrebbe sentirsi un sacerdote straniero che domandasse accoglienza presso analoghi gruppi di confratelli presenti nella diocesi modenese e se saremmo in grado di rappresentarci (e comprendere) quanto la lontananza da casa amplifichi bisogni e aspettative che in situazioni più ordinarie si tende ad avvertire meno: ad esempio il ritrovarsi con persone che condividono più da vicino la propria scelta di vita.
Attualmente sono ospite in una parrocchia tenuta da preti religiosi (padri canossiani): sarà l'occasione per conoscere in diretta il loro carisma e per condividere un po' la loro spiritualità.

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