Canossian Fathers


Da giorni desideravo spendere qualche parola per raccontare chi mi ha offerto ospitalità. 

Si tratta di una comunità di Padri Canossiani. Vi lascio scoprire attraverso internet come nasce la congregazione dei Figli della Carità, consultando la pagina wikipedia  e la pagina della loro congregazione. Il loro carisma li porta a servire e seguire Cristo crocifisso, attraverso la scelta della povertà e della dedizione ai poveri e ai piccoli, per testimoniare l'amore di Colui che ha dato se stesso per noi e indicarlo presente in queste persone. 

Nella realtà parrocchaile di San Pablo, qui a Manila, quattro preti che cercano di vivere in fraternità, attraverso le azioni quotidiane: ogni giorno viene curato un momento di preghiera insieme, in occasione dei pasti non manca lo spazio per scherzare e conoscersi un po' di più, ma anche per raccontare quello che è stato fatto da ciascuno nella giornata o per convenire insieme su quello che si deve ancora organizzare pastoralmente. Questi sacerdoti hanno fatto e fanno quotidianamente la scelta di essere essenziali: per i loro spostamenti dispongono di un'unica automobile (per giunta molto scassata, vecchia 17 anni!) oppure utilizzano una vecchia moto (preferibile, visto il traffico che c'è sempre qui...) oppure (per adesso la mia opzione) due biciclette. Il loro stile di vita è sobrio come il loro abbigliamento, costituito spesso da una maglietta e abiti molto comuni, e il loro modo di relazionarsi con le persone è molto accogliente, semplice e simpatico: suscita spesso la voglia di avvicinarsi. 

Ogni giorno mi accorgo di vivere in una realtà che, chiaramente, non è perfetta (chi ne avrebbe
l'aspettativa?), ma che offre qualche buono stimolo per cercare di vivere da cristiani anche qui. La liturgia è curata, ma senza esibizionismi o eccessivi estetismi, le priorità pastorali vengono stabilite cercando di dare la precedenza all'aiuto verso le persone sofferenti... Riconosco che tutto ciò si sposa con la sensibilità che ho sviluppato in questi anni e con il mio stile personale e ringrazio il card. Tagle per avermi assegnato a questa parrocchia.

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Per dei religiosi, come questi, che puntano decisamente verso le persone in difficoltà ed emarginate, credo che questo sia proprio uno dei luoghi in cui poter vivere più profondamente la propria scelta. Lavorano per promuoverne la dignità, l'umanità e la fede della gente. Questo servizio trova un'espressione particolarmente felice nella promozione dell'educazione attraverso la cura e il sostegno delle scuole (ne abbiamo ben quattro nel territorio della parrocchia), dell'assistenza sanitaria gratuita (ne parlerò meglio raccontandovi delle Suore Canossiane), della distribuzione di "living goods" (beni di prima necessità: cibo, vestiti...) e nell'apertura di un oratorio che ogni giorno accoglie numerosi giovani. 

A proposito, tra le figure venerate da questa confìgregazione, oltre alla fondatrice, santa Maddalena di canossa, c'è anche santa Giuseppina Bakhita: vi ricorda qualcosa? 



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